Un giorno una parola 2025

Un giorno una parola. Letture bibliche quotidiane per il 2025
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut).
La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 295a.

Le illustrazioni sono dedicate all’artista Paul Klee.

Introduzione a Un giorno una parola

È diventato ormai un fedele compagno di viaggio questo libricino. È un aiuto per rimanere nella pratica quotidiana che caratterizza la spiritualità evangelica e che consiste nel mettersi ogni giorno davanti alla Bibbia. Leggere quotidianamente la Scrittura nella fiducia di potere così udire la voce di Dio che parla e disporci a ricevere quella singolare parola, rivolta proprio a noi, alla nostre vite, alla nostra storia. Riprendiamo a leggere la Bibbia ed è come il ritornare degli innamorati nel luogo del primo incontro, per farne memoria e rivivere tutto ciò che ha permesso l’amore. E chi ama non è mai stanco di narrare e di collegare i dettagli più insignificanti fino a riconoscerne il Disegno.

O forse non è così, forse non è mai stato così: riprendiamo a leggere la Bibbia piuttosto perché ci sentiamo disorientati dai tanti cambiamenti del presente, dalla fatica di capire il nostro tempo. Ritorniamo alla Bibbia in epoca di smarrimenti per cercare in essa il senso e la direzione su quanto stiamo vivendo; e vorremmo trovare lì una mappa per orientarci in questo mondo enigmatico, o almeno una casa dove poterci riposare per ritrovare il respiro. E la Bibbia ci accoglie con le sue storie. No, non fornisce risposte dirette alle nostre inquietudini ma ci accoglie con quelle narrazioni che ci permettono di specchiarci nei personaggi che la abitano, fino a riconoscere in loro le nostre stesse fatiche, i nostri stessi fallimenti. E la distanza si accorcia. Senza scomparire del tutto però. Il racconto resiste al nostro desiderio mimetico di immedesimazione totale. I personaggi biblici si fanno avvicinare, toccare, accarezzare, ma reclamano la loro alterità e non si lasciano afferrare del tutto. Ed è anche per questo che continuano a parlarci, a preservare sempre un lato inedito da svelarci, quando ritorniamo a incontrarli.