Patrizi, informatori, barbieri

Feltrinelli Editore - 2012

 24,99

Un canonico e un abate imprigionati nel 1606 per reati comuni; l’interdetto lanciato da papa Paolo v contro la repubblica di Venezia e la proibizione di messe e sacramenti in tutto lo stato; una “guerra di scritture” firmate da autori illustri (come Paolo Sarpi) o oscuri, spesso nascosti da pseudonimi fantasiosi. Questa vicenda famosa viene qui raccontata da punti di vista diversi e inattesi: il mercato di Rialto e l’anticamera del Palazzo Ducale, le calli e le botteghe – in una Venezia indimenticabile, popolata da mercanti e da spie, da nobili e da artigiani, da ambasciatori, barbieri e prostitute.(leggi tutto)

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Un canonico e un abate imprigionati nel 1606 per reati comuni; l’interdetto lanciato da papa Paolo v contro la repubblica di Venezia e la proibizione di messe e sacramenti in tutto lo stato; una “guerra di scritture” firmate da autori illustri (come Paolo Sarpi) o oscuri, spesso nascosti da pseudonimi fantasiosi. Questa vicenda famosa viene qui raccontata da punti di vista diversi e inattesi: il mercato di Rialto e l’anticamera del Palazzo Ducale, le calli e le botteghe – in una Venezia indimenticabile, popolata da mercanti e da spie, da nobili e da artigiani, da ambasciatori, barbieri e prostitute. Attraverso l’analisi di testimonianze d’ogni genere (libelli a stampa e manoscritti, cartelli in dialetto, pettegolezzi, denunce) emerge una storia politica in cui alto e basso, segretezza e propaganda si alternano intrecciandosi. La politica dell’informazione e l’informazione come fatto politico, ci spiega Filippo de Vivo, sono cominciate molto tempo fa. Questo libro ne ricostruisce un capitolo in maniera esemplare.

Anno

2012

Numero Pagine

456

ISBN

9788858804605 PDF
9788858804612 EPUB

Codice prodotto

EDGT17241

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