Omero, delle armi e del vero amore

Silvia Romani
Società editrice il Mulino, Spa

 9,99

Il sesto canto dell’Iliade è il canto di Glauco e Diomede, nemici pronti a incrociare le armi ma anche poi a deporle in nome dell’antico vincolo dell’ospitalità; è il canto di Ettore e Andromaca, due figure avvinte per sempre dalla sincerità del sentimento coniugale. Ma è anche il canto delle prime volte… (Leggi tutto)
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Il sesto canto dell’Iliade è il canto di Glauco e Diomede, nemici pronti a incrociare le armi ma anche poi a deporle in nome dell’antico vincolo dell’ospitalità; è il canto di Ettore e Andromaca, due figure avvinte per sempre dalla sincerità del sentimento coniugale. Ma è anche il canto delle prime volte.
“Così Ettore tu sei per me padre e madre veneranda, fratello, tu sei il mio sposo fiorente.
Ora abbi pena per noi e rimani qui, sulla torre; non fare di tuo figlio un orfano, di tua moglie una vedova.”

Per la prima volta nella tradizione occidentale la fragilità della vita umana è accostata alle foglie che cadono.
Per la prima volta la malinconia imprigiona l’anima di un uomo, Bellerofonte, un eroe senza macchia, a cui gli dèi diedero bellezza, virilità e fascino.
Per la prima volta un grande guerriero, Ettore, abbraccia il figlio Astianatte sapendo di andare forse a morire. Ed è ancora in questo canto che Andromaca pronuncia la prima e più bella dichiarazione d’amore di sempre. Valori, gesti, parole e passioni tuttora capaci di suscitare il felice stupore delle lettrici e dei lettori di oggi.

Anno

2024

Numero Pagine

144

ISBN

9788815407450 EPUB

Codice prodotto

EDGT446670

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