L’Età Grande: la nuova legge per gli anziani

L’Età Grande: la nuova legge per gli anziani vuole aiutare a comprendere la legge delega per le politiche in favore
delle persone anziane ed i suoi contenuti. Il lettore troverà concetti intenzionalmente ripetuti da prospettive diverse per aiutare i non esperti ad entrare nelle complessità di un dibattito portato avanti da decenni.
“Gli anziani non sono solo parte delle nostre famiglie, ma rappresentano il cuore stesso della società e un patrimonio di valori, tradizioni e conoscenze prezioso per la Nazione. Avere cura degli anziani significa avere cura di tutti noi.”

Dall’introduzione di L’Età Grande: la nuova legge per gli anziani

“C’era e c’è bisogno di entrare nelle abitazioni degli anziani, passando da un modello sanitario ottocentesco, prevalentemente basato sugli ospedali, a quello che gli anglosassoni definiscono continuum assistenziale, ossia servizi erogati con diverse intensità in ogni ambiente, anche e soprattutto in quello domestico. Di più, quello che avevamo chiaro sin dall’inizio era la necessità di rovesciare il paradigma per cui gli anziani sono solo una spesa, un onere, per di più prevalentemente sanitario. L’anziano come persona per definizione malata, non autosufficiente, quindi spesso incapace di decisioni e di autonomia, ingabbiato nei limiti del suo corpo e del suo declino. Direbbe insomma papa Francesco,“uno scarto”…

Abbiamo davanti a noi una grande sfida: ripensare un modello concreto capace di raggiungere gli anziani nel loro contesto umano avvalendosi di risorse sul territorio mobilitandole in forme nuove. La legge infatti è anche il frutto di una grande e trasversale convergenza di mondi molto diversi: volontariato cattolico e non, sindacati, associazioni del Terzo settore, in molti hanno sentito la necessità profonda di ripensare non solo l’assistenza ma anche la visione stessa che abbiamo della vecchiaia. È stato un dialogo per certi versi anche tumultuoso, eppure di vitale importanza, che deve continuare perché rappresenta un tratto distintivo e importante del nostro Paese. Proteggere la fragilità e sostenere la non autosufficienza è necessario e vorrei dire, propedeutico ad ogni altra considerazione.