La guerra delle sinistre

Marsilio - 2013

 11,99

Perché nell’Italia repubblicana la sinistra non ha – se non rarissimamente – espresso una premiership di governo? Perché è apparsa, rispetto a quanto avveniva in altri contesti europei, «figlia di un dio minore»? Mille sono le ragioni del fallimento, prima di tutto culturale, di una famiglia politica, che pure è stata oggetto di ammirazione, negli anni sessanta e settanta, da parte dei progressisti di altri paesi. In questo libro Marco Gervasoni fornisce un’interpretazione storica basata su quello che ritiene un fattore fondamentale per la débâcle della sinistra italiana: il peso abnorme esercitato dal comunismo, unito alla scarsa volontà, prima, e all’incapacità poi, dei socialisti di controbattere a questa egemonia.(leggi tutto)

Descrizione
Informazioni aggiuntive
Recensioni (0)

Perché nell’Italia repubblicana la sinistra non ha – se non rarissimamente – espresso una premiership di governo? Perché è apparsa, rispetto a quanto avveniva in altri contesti europei, «figlia di un dio minore»? Mille sono le ragioni del fallimento, prima di tutto culturale, di una famiglia politica, che pure è stata oggetto di ammirazione, negli anni sessanta e settanta, da parte dei progressisti di altri paesi. In questo libro Marco Gervasoni fornisce un’interpretazione storica basata su quello che ritiene un fattore fondamentale per la débâcle della sinistra italiana: il peso abnorme esercitato dal comunismo, unito alla scarsa volontà, prima, e all’incapacità poi, dei socialisti di controbattere a questa egemonia. Da sempre viva, per ragioni sistemiche e ideologiche, la competizione tra le due sinistre, Psi e Pci, si inasprì davanti alla sfida culturale rappresentata da Bettino Craxi a cui il Pci reagì trasformando il segretario socialista nel principale dei propri nemici. Così, se per Craxi Enrico Berlinguer era un politico refrattario alla modernità; per il segretario Pci, il leader socialista era un «bandito politico». Due personalità carismatiche opposte tra loro tanto da far intravedere due Italie: irrimediabilmente in crisi (economica, morale e politica) quella di Berlinguer; dinamica e aperta al mercato e ai consumi, quella di Craxi. L’arma della demonizzazione dell’avversario politico, propria della propaganda comunista, fu brandita non solo contro Craxi, ma verso tutto il gruppo dirigente socialista, i suoi militanti e i suoi elettori con una violenza inaudita. Infine, dopo lo scoppio di Tangentopoli, gli eredi di un partito che non c’era più, il Pci, contribuiranno a eliminare politicamente il Psi, nonostante gli sforzi di alcuni – come Giorgio Napolitano da una parte e Giuliano Amato dall’altra – per impedire che da questa guerra rimanessero solo macerie. Il libro ripercorre quelle vicende attraverso le voci dei dirigenti e dei militanti, degli intellettuali e degli artisti (di un campo e dell’altro), delle pagine dei giornali (soprattutto «l’Unità» e l’«Avanti!»), dei settimanali («Rinascita» e «Mondoperaio») e delle testate satiriche («Tango» e «Cuore»), per rispondere ai tanti interrogativi ancora irrisolti.

Anno

2013

Numero Pagine

208

ISBN

9788831735254 EPUB

Codice prodotto

EDGT31113

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “La guerra delle sinistre”