Il mondo siamo noi due

This is the way the world ends.
È solo una festa. Un po’ di divertimento non ha mai ucciso nessuno… o forse sì?

«L’autrice è bravissima a far crescere la tensione in un’ambientazione claustrofobica da brividi.» Publishers Weekly

Waverly frequenta una prestigiosa scuola di New York e i suoi compagni di classe sono i figli e le figlie degli uomini più potenti d’America. Lei, neurodivergente, se non fosse per l’ottimo rendimento scolastico e la generosità del preside, non sarebbe mai stata ammessa. Quando una delle studentesse più popolari dell’istituto le chiede di partecipare a una festa in maschera spacciandosi per lei, pur con qualche reticenza Waverly decide di andarci.
Il party è una favola, tra splendidi abiti e fiumi di champagne, ma ci sono segreti pericolosi nascosti sotto la superficie. Qualcosa di strano, infatti, sta per accadere. Pochi istanti prima che un misterioso blackout faccia calare l’oscurità sulla festa, seminando il panico tra gli ospiti, Waverly assiste a un brutale omicidio. Vorrebbe chiedere aiuto, ma tutta la tecnologia è fuori uso. E così, tra labirinti e passaggi segreti, deve trovare una via di fuga al più presto, prima che qualcuno si accorga dello scambio. E se il blackout si fosse esteso anche fuori dalla festa in maschera?

«Un intreccio di intrighi… un thriller ben congegnato, che fa riflettere.» Kirkus Reviews

«Un mondo di privilegio, con un’eroina e un gruppo di amici che cercano di salvare tutti. Adorerete questa storia.»
Booklist

Jen Wilde (she/they) scrive storie queer, che parlano di romanticismo in modo non convenzionale, famiglie allargate e disabilità. I suoi romanzi hanno ottenuto un successo straordinario di pubblico e critica.
Vive a Brooklyn, a New York, con la moglie.