Il book club di David Bowie

Il book club di David Bowie. I 100 libri che hanno cambiato la vita di una leggenda.
Tre anni prima di morire la rockstar svelò i 100 libri che più avevano influenzato la sua carriera. Libri che hanno cambiato il suo modo di guardare il mondo. Questa è la sua eredità. Un invito irresistibile a immergerci nei libri e nel loro potere di trasformarci.
Il Book Club di David Bowie è molto più di una lista di libri da leggere nella vita.
È un viaggio unico nella mente di uno degli uomini più brillanti del nostro tempo. 100 brevi saggi per scoprire il lato più intimo del Bowie lettore.

Dall’Iliade a Lolita, da Lo straniero all’Inferno di Dante, con Il club del libro di David Bowie John O’Connell passa in rassegna la lista dei libri preferiti da David Bowie, attraverso 100 brevi saggi. Ognuno dei quali offre una prospettiva diversa sull’uomo, il performer, e il creativo che è stato David Bowie, sul suo lavoro come artista e sul periodo storico in cui ha vissuto.

La prima pagina de Il book club di David Bowie

Nel luglio del 1975, magro come un chiodo e vittima di una brutta dipendenza dalla cocaina, David Bowie arrivò nel New Mexico per le riprese dell’Uomo che cadde sulla Terra. Aveva ventotto anni e gli era stata affidata la parte del protagonista, l’alieno Thomas Jerome Newton.

Sul set Bowie sorprese tutti, mostrandosi diligente e interessato, felice di chiacchierare con la troupe e di provare le battute con la coprotagonista del film, Candy Clark. Aveva promesso che non avrebbe fatto uso di droghe per tutta la durata delle riprese. Così quando la sua presenza non era richiesta, si rintanava nella roulotte e si dedicava a un passatempo decisamente meno nocivo: la lettura.

Fortunatamente, aveva molti titoli tra cui scegliere. Come spiegò un articolo comparso sul Sunday Times: «Bowie odia l’aereo, quindi in genere attraversa gli Stati Uniti in treno, trasportando la sua biblioteca portatile in speciali bauli che contengono i libri ordinatamente disposti su piccole mensole.