Erasmo libero

Erasmo libero
Le letterae e la teologia

Il volume vuole contribuire a una restituzione dell’opera e del pensiero di Erasmo da Rotterdam come testimonianza tenace di libertà e di autonomia, intenta, anche a costo di ambiguità, incoerenze, compromessi, a tutelare ed espandere il proprio vitale spazio di azione e incidenza storica.

Gli studi raccolti in Erasmo libero, nati nell’ambito dell’omonimo gruppo di ricerca, fanno perno, da diverse prospettive metodologiche, sul concetto di libertà, che è il centro irriducibilmente problematico, persino eversivo, che segna l’approccio critico di Erasmo nei confronti del cattolicesimo romano del suo tempo, il suo scarto nei confronti di Lutero, la novità radicale della sua fede razionale.

Una inquieta e vitale libertà che, allo stesso tempo, caratterizza anche l’ambiziosa e originale aemulatio erasmiana nei confronti delle letterature classiche e dell’Umanesimo italiano.

Dall’introduzione di Erasmo libero

Riformatore conservatore, critico corrosivo del sistema cristiano che difende, il dialettico Erasmo è profondo perché semplice. È irenico e conciliante perché dogmaticamente relativizzante. È tradizionalista nell’apologia della forma cattolica garantita dal millenario consensus universale, ma spiritualmente eversivo nell’enucleazione critica della originaria sostanza evangelica. Ridurre metodicamente il cristianesimo a semplicissima ratio di misericordia significa, infatti, chiamare la libertà a una responsabilità profonda e radicale, all’abbandono del superfluo e alla concentrazione nella propria interiorità, decisione tagliente e dolorosa che restituisce la persona come estatico essere-per-altro, impegnato a comunicare la donazione che lo costituisce.