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In un mondo in cui l’occhio e tutti gli altri sensi umani sono sottoposti ogni giorno a una serie di prove psicologiche in forme e modalità accresciute, continue e per lo più inconsapevoli, l’arte di Duchamp rappresenta, ancora oggi, un esercizio per collaudare non solo la nostra capacità di vedere e percepire, ma anche di esistere. Se vivere significa emanciparsi dall’incatenamento a uno scopo determinato, allora l’arte, quando funge da “test”, può servire a misurare, di tanto in tanto, quanto siamo davvero consapevoli della nostra libertà. (Leggi tutto)
Duchamp. La scienza dell’arte
In un mondo in cui l’occhio e tutti gli altri sensi umani sono sottoposti ogni giorno a una serie di prove psicologiche in forme e modalità accresciute, continue e per lo più inconsapevoli, l’arte di Duchamp rappresenta, ancora oggi, un esercizio per collaudare non solo la nostra capacità di vedere e percepire, ma anche di esistere. Se vivere significa emanciparsi dall’incatenamento a uno scopo determinato, allora l’arte, quando funge da “test”, può servire a misurare, di tanto in tanto, quanto siamo davvero consapevoli della nostra libertà. A partire da questo presupposto, Marco Senaldi ci conduce in un inedito e avvincente viaggio “a ritroso” nellʻopera di Marcel Duchamp.
In diverse interviste e dichiarazioni risalenti ai primi anni ’60 Duchamp già lamentava l’eccessiva commercializzazione dell’arte, e il crescente numero di inviti a manifestazioni e mostre di ogni genere. Nessuno però, all’epoca, avrebbe potuto prevedere l’enorme sviluppo che questo mondo avrebbe assunto dopo soli vent’anni.
Nel quadro economico e ideologico degli anni ’80, in cui le questioni della riproducibilità e del valore erano diventate ancor più rilevanti, una sempre maggior attenzione venne data all’analisi del ready-made. Si iniziava a capire che grazie alla geniale “invenzione” del ready-made, Duchamp aveva sollevato, con enorme anticipo, tutte le domande a cui l’ideologia postmoderna si trovava di fronte alla fine del ventesimo secolo.
Tuttavia, proprio qui veniva emergendo una contraddizione tra due diversi tipi di influenza che Duchamp aveva esercitato in due momenti distinti nella storia dell’arte contemporanea. Negli anni ’60, infatti, Duchamp era diventato, grazie alla sua arte anti-retinica e “intellettuale”, l’artista ispiratore e protettore del movimento concettuale, sia tramite la figura di transizione del suo “allievo” John Cage, che attraverso l’istituzione, nel 1968, della Cassandra Foundation e il supporto fornito al protagonista del movimento concettuale, ovvero Joseph Kosuth2.
Anno | 2019 |
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Numero Pagine | N.D |
ISBN | 9788855190916 EPUB |
Codice prodotto | EDGT199978 |
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