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Dal Medioevo sino ad oggi la divisione dei poteri e delle competenze tra lo Stato e la Chiesa, tra il potere laico e quello ecclesiastico, continua ad essere uno dei problemi di fondo della società occidentale e non solo.
Il regno di Sicilia dell’imperatore Federico II, sovrano della Città terrena che si contrappose alla Città celeste del papato, rappresenta un esempio molto particolare del legame tra i due poteri: i re normanni, svevi e angioini lasciarono alle diocesi e ai monasteri locali un’autonomia politica ed economica molto ridotta, ma, in controparte, gli concessero una percentuale dei redditi fiscali e monopolistici dello Stato.(leggi tutto)
Dal Medioevo sino ad oggi la divisione dei poteri e delle competenze tra lo Stato e la Chiesa, tra il potere laico e quello ecclesiastico, continua ad essere uno dei problemi di fondo della società occidentale e non solo.
Il regno di Sicilia dell’imperatore Federico II, sovrano della Città terrena che si contrappose alla Città celeste del papato, rappresenta un esempio molto particolare del legame tra i due poteri: i re normanni, svevi e angioini lasciarono alle diocesi e ai monasteri locali un’autonomia politica ed economica molto ridotta, ma, in controparte, gli concessero una percentuale dei redditi fiscali e monopolistici dello Stato. I vescovi e gli abati del regno rimasero di conseguenza dipendenti dai contributi della corona, il che tolse loro ogni possibilità di opporsi al re.
Il volume raccoglie i regesti di 1874 documenti sull’argomento, continuando e integrando l’opera iniziata negli anni ’30 del Novecento da Eduard Sthamer e proseguita negli anni ’60 e ’70 da Norbert Kamp.
Anno | 2012 |
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Numero Pagine | 609 |
ISBN | 9788883347139 PDF |
Codice prodotto | EDGT15688 |
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