Schiavi in un mondo libero

Editori Laterza - 2012

 13,99

È una storia in gran parte ignorata in Italia quella che racconta in queste pagine Gabriele Turi. È il racconto delle dimensioni e della diffusione del commercio degli esseri umani e della schiavitù, indagate attraverso le tappe che portarono alla loro abolizione: la rivolta degli schiavi di Haiti del 1791, l'emancipazione nelle colonie inglesi (1833) e francesi (1848), negli Stati Uniti (1865) e in Brasile (1888), o nei paesi africani e asiatici ancora nel Novecento.(leggi tutto)

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È una storia in gran parte ignorata in Italia quella che racconta in queste pagine Gabriele Turi. È il racconto delle dimensioni e della diffusione del commercio degli esseri umani e della schiavitù, indagate attraverso le tappe che portarono alla loro abolizione: la rivolta degli schiavi di Haiti del 1791, l'emancipazione nelle colonie inglesi (1833) e francesi (1848), negli Stati Uniti (1865) e in Brasile (1888), o nei paesi africani e asiatici ancora nel Novecento.

Gabriele Turi descrive questa lunga storia «nella convinzione che il processo lungo e contrastato che portò alla loro estinzione legale prima, reale poi, serva a individuare la ratio del sistema schiavistico e le sue eredità, e quindi i numerosi interessi in gioco – economici, sociali, religiosi e culturali – delle classi dominanti. Anche una semplice descrizione non può essere asettica: contiene sempre in sé, per come è costruita, un giudizio storiografico. Quella che presento è percorsa da tre questioni distinte, ma per molti aspetti tra loro legate: il nesso della schiavitù con l'ordine economico e politico, il motivo o i motivi del suo abbandono, la ricomparsa di nuove forme di servitù nel periodo contemporaneo, fino ai giorni nostri nei quali il mercato mondiale mette a rischio le tutele dei lavoratori nei paesi in cui erano state faticosamente conquistate».

Anno

2012

Numero Pagine

398

ISBN

9788858101643 EPUB

Codice prodotto

EDGT18010

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