La signora Dalloway

Feltrinelli Editore

 3,99

Un mercoledì di metà giugno del 1923 Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce per comprare dei fiori per la festa che la sera riunirà nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. Tra gli altri: Peter Walsh, l’amante respinto, appena tornato dall’India, e l’amica tanto amata, più di ogni uomo, Sally Seton.

Con sapienza straordinaria Virginia Woolf, giunta con questo al suo quarto romanzo, tesse il filo sottile di corrispondenze, echi, emozioni che creano un’opera di grande intensità. Dove un uomo e una donna sconosciuti l’uno all’altra sono accomunati dallo stesso amore e terrore della vita, che li porterà, nell’accettazione (femminile) o nel rifiuto (maschile), ad affermarne comunque l’inestimabile valore… (Leggi tutto)

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La signora Dalloway

Un mercoledì di metà giugno del 1923 Clarissa Dalloway, moglie di un deputato conservatore alla Camera dei Lords, esce per comprare dei fiori per la festa che la sera riunirà nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. Tra gli altri: Peter Walsh, l’amante respinto, appena tornato dall’India, e l’amica tanto amata, più di ogni uomo, Sally Seton. Per le strade di Londra passeggia anche Septimus Warren Smith, il deuteragonista del romanzo. Nulla sembra legare i due, se non la città di Londra. Clarissa ha cinquant’anni, è ricca. Septimus ne ha appena trenta, è povero e traumatizzato dall’esperienza feroce e violenta della guerra, in cui ha perduto non solo l’amico Evans, ma ogni pace. Eppure i due, senza mai incontrarsi, semplicemente sfiorando gli stessi luoghi, comunicano.

Con sapienza straordinaria Virginia Woolf, giunta con questo al suo quarto romanzo, tesse il filo sottile di corrispondenze, echi, emozioni che creano un’opera di grande intensità. Dove un uomo e una donna sconosciuti l’uno all’altra sono accomunati dallo stesso amore e terrore della vita, che li porterà, nell’accettazione (femminile) o nel rifiuto (maschile), ad affermarne comunque l’inestimabile valore.

Traduzione e a cura di Nadia Fusini

Dall’introduzione de La signora Dalloway

Il romanzo si apre con Clarissa che apre la finestra. Presto le porte stesse saranno tolte dai cardini, spalancate. L’avvio apre su più astratte aperture: di Clarissa alle strade di Londra, di Peter e Clarissa, del presente al passato. Felice ora Clarissa esce all’aperto. Incede nel fuori.

All’inizio non c’è che luce, apertura, disponibilità… prontezza. È tutto un trionfo di movimenti, e momenti. Ma da sotto cresce piano una melodia che contrappunta questa luce delle superfici, e getta un’ombra scura sulla bella signora che cammina per le strade eleganti di Londra, verso il fioraio dove comprerà i fiori per il ricevimento che darà la sera. Clarissa già nel nome riassume l’essenza superlativa della chiarità, e allude al famoso (di nuovo, fama ci porta alla luce) ordine monastico che dalla luminosa santa Chiara prende origine, e nome. E devozione alla clausura. Presto Clarissa sarà paragonata a una suora.

Anno

2024

Numero Pagine

224

ISBN

9788858861646 EPUB

Codice prodotto

EDGT452453

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