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Estetica del rottame. Il ruolo dell’arte fra le rovine del tempo
Il tempo incrina, graffia, stinge, spezza, scrosta, consuma, deteriora, sbriciola, disintegra, distrugge, leviga ogni cosa. Ed è qui che risiede il potenziale estetico della metamorfosi alchemica che il tempo offre all’arte, la quale trasforma i detriti in meraviglie e i resti in impronte indelebili… (Leggi tutto)
Estetica del rottame. Il ruolo dell’arte fra le rovine del tempo
Il tempo incrina, graffia, stinge, spezza, scrosta, consuma, deteriora, sbriciola, disintegra, distrugge, leviga ogni cosa. Ed è qui che risiede il potenziale estetico della metamorfosi alchemica che il tempo offre all’arte, la quale trasforma i detriti in meraviglie e i resti in impronte indelebili. Oltrepassando i limiti della temporalità per consegnare l’Idea all’eternità, trasformandola in immagine filosofica o artistica, il rifiuto, il rottame, lo straccio che si stagliano tra gli scorci fatiscenti e consumati dal tempo rappresentano quindi l’occasione per attivare lo sguardo estetico e la capacità di vedere in quell’“oltre” dinamico e moltiplicativo le sue potenzialità poetiche, narrative e allusive.
Ci si domanda spesso cosa accade nella nostra mente quando un oggetto degradato, un relitto abbandonato e consunto, o un rudere antico rovinato dal tempo, entra nell’immaginario sotto una nuova luce, sconquassando ogni codice estetico prestabilito, nel transitare con un ruolo protagonista sullo scenario visivo e sollevando inspiegabilmente interesse, curiosità, suggestione nell’approccio percettivo.
In realtà il fascino dei ruderi ricoperti in parte di vegetazione, o dei relitti ferruginosi corrosi dalla salsedine, è innescato da una loro potenzialità mitopoietica, resa attiva in una sorta di decontestualizzazione semantica. Essi finiscono per registrare nella loro consunzione i segni del tempo, caricandosi di valenze simboliche e fantastiche. La perdita o lo stravolgimento del loro valore originario ossia dei relativi tratti connotativi e l’inserimento in nuovi contesti, traccia intorno a quelle realtà un’aura inquietante che mette in moto un processo associativo, narrativo, poetico, mitologico ad alto potere immaginifico ed estetico.
A quella domanda rispondiamo dunque frugando nei dettagli, rovistando tra le crepe, cercando fra le imperfezioni, le cancrene del tempo e fra i resti degli ornamenti le impronte del perduto splendore quali metafore dell’esistenza, filtrate dallo sguardo sensibile.
Anno | 2024 |
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Numero Pagine | N.D |
ISBN | 9791256150786 EPUB |
Codice prodotto | EDGT439326 |
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