Il mestiere di storico (2022) vol. 1- 2

Viella Libreria Editrice

 47,99

Ricordi
Per Rosanna Scatamacchia
Riflessioni
Francesco Tacchi, Il pontificato di Pio XII e la Germania fra 1945 e 1958
Nicola Camilleri, Le cittadinanze nelle colonie europee in età contemporanea
Rassegne e letture
Giovanni Gozzini, Storie del comunismo italiano
Gianluca Fiocco, Biografie del comunismo italiano
Girolamo Imbruglia, Il «disordinato sperimentalismo» della storiografia nazionale
Francesca Sofia, Il mito di Napoleone tra memoria e oggetti
Roberto Balzani, Usi pubblici e politicizzazione del «sommo poeta»
Paolo Fonzi, Le guerre del fascismo
Stefano Petrungaro, Connessioni. Balcani, imperi, Italia
Luigi Piccioni, Umani/animali
Elisabetta Caroppo, Brigantaggio e Unità d’Italia
Paolo Barcella, Le molteplici migrazioni italiane
Emmanuel Betta, La linea del colore nell’Italia repubblicana
Guido Zucconi, La Venezia di Isnenghi
Raffaele Romanelli, La lingua giuridica dell’Italia unita
Paolo Gheda, Biografie della prima repubblica
Altri linguaggi
Federico Mazzini, Un anno con ChatGPT
Fonti e strumenti della ricerca
Archivi e portali
Stefano Bottoni, Blinken Open Society Archives, Budapest
Paolo Perri, Ruanda, trent’anni dopo
Memorie e documenti
I libri del 2021
Indici
Indice degli autori e dei curatori
Indice dei recensori. (Leggi tutto)

Descrizione
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Il mestiere di storico (2022) vol. 1- 2 La redazione ha scelto di ricordare Rosanna Scatamacchia attraverso le parole di Francesca Sofia, direttrice del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, che insieme alla SISSCo ha reso possibile il Quinto seminario de Il Mestiere di Storico («Storia globale e organizzazioni internazionali. Casi di studio e riflessione storiografica», Bologna 15/16 giugno 2023).
All’organizzazione dell’evento, Rosanna aveva lavorato fino alla fine.
«All’indomani della Restaurazione Genova ha perduto l’indipendenza, ma non l’identità. Stretta fra le mura seicentesche, la città che sale – dal mare – e che s’inerpica per vie tortuose e senza piazze scoprendo giardini e palazzi, chiese e ville ancora intatte, riprecipita – quasi dal mare risucchiata – per vie altrettanto impervie. Su questa particolare morfologia, talora ingannevole nel suo aprirsi e chiudersi all’esterno, non meno che su quella politica di antica repubblica oligarchica, la città ha costruito il suo carattere e il suo mito».

Ricordi Per Rosanna Scatamacchia in Il mestiere di storico

Il mestiere di storico (2022) vol. 1- 2 si apre con questa inusuale descrizione, se riferita a una storica dell’economia, si apriva la monografia di Rosanna Scatamacchia pubblicata nel 2008, Azioni e azionisti. Il lungo Ottocento della Banca d’Italia.
Si è voluta riproporla qui per sottolineare la cifra indelebile del suo lavoro storiografico, vale a dire la capacità di coniugare con rara maestria gli aspetti economico-finanziari con quelli sociali e culturali.
È una cifra che ha caratterizzato il suo lavoro di ricerca fin dai primi passi di studiosa. Rosanna si era laureata alla Sapienza di Roma nel 1987 ottenendo il massimo dei voti con la tesi L’industria del forestiero nell’Italia giolittiana. Diretta da Paolo Spriano, ma condotta in un dialogo costante con Franco Bonelli, la tesi scandagliava un argomento
che fino ad allora era stato pressoché ignorato dalla ricerca storica. Del turismo si erano infatti per lo più privilegiati gli aspetti socio-culturali, indagando ragioni remote e recenti del viaggio, la sua rilevanza nel campo dell’editoria e delle trasformazioni urbanistiche, l’eventuale impatto ambientale. Del tutto privo di interesse era invece rimasto il risvolto
economico (sia in termini valutari che a livello d’indotto) che il turismo aveva giocato specie a partire dall’età giolittiana, quando l’affluenza dei diversi touristes aveva svolto un ruolo cruciale nell’equilibrio dei conti con l’estero negli anni fondamentali della nostra industrializzazione. Rosanna pertanto riusciva a immettere in un panorama storiografico aduso a muoversi in un tale contesto tra le fonti letterarie e iconografiche quei «numeri parlanti» che rimarranno da allora in poi la metafora più appropriata per definire il suo metodo d’indagine.

Riflessioni di Il mestiere di storico (2022) vol. 1- 2

Francesco Tacchi, Il pontificato di Pio XII e la Germania fra 1945 e 1958
Nicola Camilleri, Le cittadinanze nelle colonie europee in età contemporanea
Rassegne e letture
Giovanni Gozzini, Storie del comunismo italiano
Gianluca Fiocco, Biografie del comunismo italiano
Girolamo Imbruglia, Il «disordinato sperimentalismo» della storiografia nazionale
Francesca Sofia, Il mito di Napoleone tra memoria e oggetti
Roberto Balzani, Usi pubblici e politicizzazione del «sommo poeta»
Paolo Fonzi, Le guerre del fascismo
Stefano Petrungaro, Connessioni. Balcani, imperi, Italia
Luigi Piccioni, Umani/animali
Elisabetta Caroppo, Brigantaggio e Unità d’Italia
Paolo Barcella, Le molteplici migrazioni italiane
Emmanuel Betta, La linea del colore nell’Italia repubblicana
Guido Zucconi, La Venezia di Isnenghi
Raffaele Romanelli, La lingua giuridica dell’Italia unita
Paolo Gheda, Biografie della prima repubblica
Altri linguaggi
Federico Mazzini, Un anno con ChatGPT
Fonti e strumenti della ricerca
Archivi e portali
Stefano Bottoni, Blinken Open Society Archives, Budapest
Paolo Perri, Ruanda, trent’anni dopo
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Indice degli autori e dei curatori
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Anno

2024

Numero Pagine

326

ISBN

9791254695302 PDF

Codice prodotto

EDGT450899

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