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Un saggio fondamentale per tornare a immaginare e desiderare una società libera ed equa.
Il modo in cui viviamo e produciamo va trasformato, radicalmente trasformato, altrimenti non sopravvivremo. (Leggi tutto)
Figure del comunismo
Un saggio fondamentale per tornare a immaginare e desiderare una società libera ed equa.
Il modo in cui viviamo e produciamo va trasformato, radicalmente trasformato, altrimenti non sopravvivremo.
È questo il presupposto fondamentale da cui, per Frédéric Lordon, dobbiamo tutti partire, traendone le necessarie conclusioni. Il capitalismo infatti distrugge la vita. La distrugge due volte. In primo luogo attraverso l’ansia e la precarietà, quando affidiamo la sopravvivenza materiale degli individui ai due padroni «mercato» e «lavoro». In secondo luogo, distruggendo le condizioni per l’abitabilità umana del pianeta: surriscaldato, invivibile, in preda a pandemie e guerre. Si rende dunque necessario tornare a immaginare non la mitigazione ma la fine di questo sistema, ed è esattamente ciò che fa questo denso e importante libro di Frédéric Lordon: immaginare un’uscita dal capitalismo proponendo figure di un comunismo possibile, finalmente liberato dai suoi fantasmi: perché, anche se non ha mai avuto luogo, il comunismo è gravato da ferite e ricordi disastrosi.
Dunque il comunismo, da idea non raffigurabile e ostracizzata, deve tornare a essere desiderabile, a essere visto, scoperto, ideato, inventato, occorre che riprenda la scena della Storia: questo libro ci spiega come, e perché si tratti dell’unica scelta in grado di salvare le generazioni future.
Anno | 2024 |
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Numero Pagine | 304 |
ISBN | 9791255821175 EPUB |
Codice prodotto | EDGT450670 |
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