Lo scrittore

Gabriele Costanzo, il Corridore, si è messo sulle tracce di Patrick Janssen, il mandante dell’omicidio di suo figlio David. Ha scoperto che è l’amministratore delegato di un colosso farmaceutico multinazionale di nome Seymour, che vive a Parigi, ma che periodicamente viene a Milano dove ha la sede una succursale del gruppo. Con l’intento di potersi avvicinare a lui, Gabriele entra in contatto con Elisabetta Scanzi, la direttrice della succursale milanese della Seymour, trova il modo di frequentarla nel tempo libero e cerca di conquistarne la fiducia e l’amicizia. Nel frattempo, il sostituto procuratore Sara Merz e il maresciallo Pintus indagano sulla misteriosa morte di Leone Terzi, un analista finanziario con la passione della scrittura – è autore di diversi romanzi gialli – ucciso alla stazione di Porta Nuova a Torino, proprio davanti all’ufficio della Polizia Ferroviaria. Il caso si rivela subito complicato, perché sia la scena del crimine, sia il passato della vittima non forniscono indizi utili, tranne la testimonianza di uno degli agenti di servizio che dice di aver visto di sfuggita sul luogo del delitto una figura incappucciata in una felpa scura. Un po’ per volta, Sara e il suo fedele aiutante Pintus, scoprono che intorno alla vittima gravitano personaggi ambigui e controversi: la sua ragazza, Valentina, molto più giovane di lui, che lavora come geometra per una società immobiliare implicata in loschi traffici; Christian, un ex pugile senza un lavoro fisso, che si procaccia il denaro con lo spaccio di sostanze dopanti; Emiliano Bordino, un vicino di casa della vittima, con la quale ha avuto in passato qualche screzio, fissato con le teorie complottistiche dei “poteri forti”. Intanto Sara deve vedersela anche con la presenza inquietante e pericolosa dell’ex marito da cui era fuggita, il quale, dopo averla rintracciata e tentato di investirla con l’automobile, una volta le lascia un messaggio sotto la porta di casa e un’altra, in assenza di lei, si introduce addirittura nel suo appartamento. Nondimeno, la tenacia di Sara e l’intuito di Gabriele consentiranno di scovare il colpevole del delitto della stazione e di assicurarlo alla giustizia.