La giustizia dell’avvoltoio

In un mese di giugno particolarmente caldo, il commissario Marco Rapisarda viene chiamato a indagare su un nuovo delitto verificatosi nei dintorni di Trigoria. L’avvoltoio dell’avvocato Privitera, appassionato di falconeria, ha ritrovato nel bosco di Macchiagrande il cadavere di un bambino. Si tratta del piccolo Edoardo Mancini, figlio di una facoltosa imprenditrice locale, scomparso pochi giorni prima mentre la madre era via per lavoro, convinta che fosse ospite a casa di un compagno di scuola. A causa di un litigio durante la ricreazione, però, Edoardo aveva raccontato che sarebbe stato il compagno della madre a occuparsi di lui e si era allontanato da solo.
Se identificare la vittima è semplice per Rapisarda, non lo è altrettanto sbrogliare la matassa del caso e risalire al colpevole di un delitto tanto crudele. E il difficile rapporto del commissario con l’anatomopatologa Serena Mazza complica come sempre le indagini.
Tra bugie, false apparenze e segreti di famiglia di cui nessuno sembra disposto a parlare, Rapisarda dovrà ricorrere a tutte le sue doti umane e investigative per arrivare alla verità e portare alla luce una realtà tanto feroce quanto tragica e deludente.