L’ampliamento della ragione

Edizioni Cantagalli - 2019

 4,99

La ricerca teologica contemporanea appare sempre più orientata ad operare una scissione tra cristianesimo e pensiero greco; quest’ultimo sarebbe stato come “aggiunto” arbitrariamente dalla Chiesa alla fede dei primi apostoli e andrebbe dunque rimosso per poter cogliere il messaggio di Gesù nella sua purezza originaria. Per i fautori della separazione tra teologia e lógos greco, la metafisica classica non rappresenta più uno strumento utile a render ragione della fede; essa è, al contrario, una sorta di retaggio obsoleto, un paramento inutile ed ingombrante che risulta, in ultima analisi, solo di intralcio allo sviluppo di una riflessione teologica libera e adulta.(Leggi tutto)

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La ricerca teologica contemporanea appare sempre più orientata ad operare una scissione tra cristianesimo e pensiero greco; quest’ultimo sarebbe stato come “aggiunto” arbitrariamente dalla Chiesa alla fede dei primi apostoli e andrebbe dunque rimosso per poter cogliere il messaggio di Gesù nella sua purezza originaria. Per i fautori della separazione tra teologia e lógos greco, la metafisica classica non rappresenta più uno strumento utile a render ragione della fede; essa è, al contrario, una sorta di retaggio obsoleto, un paramento inutile ed ingombrante che risulta, in ultima analisi, solo di intralcio allo sviluppo di una riflessione teologica libera e adulta.

Ma le cose stanno veramente così?

A partire dal discorso di Papa Benedetto XVI tenuto a Ratisbona nel 2006, l’autore riflette sulla legittimità di questo processo di de-ellenizzazione, analizzandone le origini storiche, le intrinseche incongruenze e le inevitabili ricadute sul pensiero teologico e sul rapporto che lega fede, ragione e conoscenza.

Anno

2019

Numero Pagine

72

ISBN

9788868797560 EPUB
9788868797553 PDF

Codice prodotto

EDGT202946

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